Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

solerzia. Erano impegnative comunicazioni, queste, se rivolte a bambini che i genitori raramente consideravano scolari, preferendo, di volta in volta, che essi fossero apprendisti, contadini, «piccoli vetrai», spazzacamini, o addirittura minatori, quando la pochezza dei loro corpi consentiva di scavare gallerie più piccole e più economiche. Non c'è ombra di "realismo", nei "diari" delle due autrici: la finzione determinante, in cui si dà voce, e forza di ragionamento, a una bestia, rimane a definire un orizzonte narrativo fedele anche a certe convenzioni narratologiche. Ma l'appartenenza, dichiarata, dei due libri al mondo dell'educazione, della didattica, della pedagogia, li discosta sensibilmente dal corso più o meno coerente degli eventi letterari. C'è una memorabile pagina delle Avventure collodiane in cui gli scolari lanciano ai pesci gli insopportabili volumi contenuti nelle loro cartelle, e questa, inequivocabile, non è l'unica differenza che separa Pinocchio, e le sue bestie, da libri come quello della Baccini, che finisce inesorabilmente in mare proprio in quella pagina. Il bestiario collodiano è più antico di quello creato dalla Baccini e dalla de Ségur. Il Gatto, la Volpe, il Grillo, le faine, il colombo, il Pescecane, la capretta provengono dagli stessi sedimenti immaginativi che hanno saputo creare bestie memorabili come quelle di cui si narra, ad esempio, nei Bandisti di Brema dei Grimm. Sono animali che spostano il loro antropomorfismo fino a definire quasi un catalogo di "doppi", di "ombre", in cui l'Altro da sé è affrontato con incredibile consapevolezza teratologica. Per Pinocchio, il Gatto e laVolpe sono duemister Hyde da cui deve guardarsi proprio in quanto è fatto anche della loro stessa pasta e, in certo modo, è perfino consapevole di possedere questa non gradevole identità. Furfante tra furfanti, dovrà redimersi, ma il contatto còn il bestiario, entro cui è stato collocato, è anche l'unica, ambigua offerta, in cui si palesa la speranza di un Paese di Cuccagna 147

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