cat2 amato da Joyce proprio per la lieta e buffonesca ribalderia di cui era interamente pervaso, non si accosti in alcun modo a questi suoi eredi capaci di mostrare una parvenza lieta mentre si nutrono delle più tipiche nevrosi di cui i media sono colmi. Felix, il nostro Mio Mao, cercava suggerimenti nel sogno surrealista, e li moltiplicava facendoli diventare ancora più liberi, bizzarri, limpidamente arcimboldeschi. Felix correva tra le nubi, cavalcava la luna, derideva perfino i balloons con cui doveva esprimersi in quanto personaggio dei fumetti, mostrava · di provenire anche dalle travolgenti finzioni Biedermeier entro cui si collocava lo splendido gatto Murr3 creato da Hoffmann. Felix viene dopo le fiabe e prima dell'angoscia multimediale, Felix ci dice che' qualcosa è cambiato,. che non si può più essere demonietti compiutamente romantici e si deve invece aderire alla cupezza diffusa di un "villaggio" in cui un'infanzia senza età scopre omicidi e torture solo passando da un "canale" all'altro di un televisore. Anche la delicatissima, ragionata follia di Krazy Kat non potrebbe prodursi oggi. In questo capolavoro della storia dei comics è contenuta una "visione del mondo" di cui si è autenticamente perduto il ricordo. Quando George Herriman lo creò, nel 191O, senza assegnargli un sesso, pur ponendolo al centro di una Commedia essenzialmente "amorosa", i comics vivevano la loro splendida stagione iniziale, in bilico tra le aggressive pretese di una subalternità iconografica, nata in Francia, in Germania, in Inghilterra, soprattutto nelle riviste politiche, e poi transitata vittoriosamente negli Stati Uniti, quasi nelle valigie degli emigranti, e le delizie pittoriche di uno come Feininger, grande pittore e, a un tempo, creatore di fumetti. L'immaginario di Krazy Kat sfugge, a partire dai contorni grafici, all'ipoteca meglio sedimentata della tradizione esopiana. Il suo mondo è geograficamente ingovernabile: questa storia d'amore, scandita dalle mattonate, dagli ar143
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==