Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

«disturbi della nutrizione», in quanto opposti a quelli della «vita di relazione» - accompagnano più frequentemente le lesioni cerebrali destre; e, nel 1874, afferma che la metà destra del cervello produce principalmente i fenomeni emotivi, inclusi quelli isterici (che infatti tendono a manifestarsi soprattutto a sinistra). De Fleury (1872) trova che nell'emiplegia destra è la motilità ad essere particolarmente colpita, mentre in quella sinistra il danno maggiore lo riceve la sensibilità. A. Robertson (1875) trova che le allucinazioni uditive sono più frequentemente riferite all'orecchio sinistro. Luys (1879) dichiara che nel folle la naturale disparità di peso tra i due emisferi è massima ma contemporaneamente invertita; e, nel 1881, osserva che gli emiplegici destri sembrano più ebeti, mentre i sinistri più emotivi. Fliess, l'"analista" di S. Freud, convinto della bisessualità degli esseri umani, ipotizza negli anni '90 che la parte destra del corpo sia il luogo anatomico del sesso dominante, mentre la sinistra lo sia dell'altro, per cui gli uomini mancini sono più effeminati, e le donne mancine più mascoline. Delaunay (1878-79) suggerisce che, essendo l'embrione una "fusione" dei semi paterno e materno, si può pensare che l'elemento maschile si sviluppi sempre nella parte destra del corpo, mentre quello femminile nella sinistra; nel 1879 afferma che i membri dei gruppi razziali superiori tendono verso destra nella marcia, ruotano a destra nella danza e incrociano la gamba destra sulla sinistra, mentre i gruppi inferiori ruotano a sinistra e quelli più infimi cercano di non girare affatto; infine, nel 1882, studia i "sogni unilaterali" - ottenuti facendo dormire su di un lato o sull'altro, per favorire l'afflusso di sangue all'emisfero corrispondente - e conclude che i sogni dell'emisfero destro sono illogici, assurdi, ricchi di dettagli sensoriali, regressivi ed angoscianti, mentre i sogni dell'emisfero sinistro sono più logici, attuali, verbali. V. Magnan (1883) si chiede, all'interno di uno studio su pazienti affetti da delirio cronico, se l'e135

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