Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

nome. Se lo spazio freudiano non è a priori ma è una proiezione dell'apparato psichico allora l'impossibile, la necessità inesorabile, è solo una questione di «ristrettezza» mentale. «Noi realmente conosciamo troppo poco, o nulla, circa la vera natura dello spazio, così da confondere ciò che pare innaturale con !'assolutamente impossibile», scrive Gauss, uno degli inventori della geometria non euclidea, in una lettera a Bolyai. «Mi sono occupato del problema per più di trent'anni e dubito che altri vi abbia dedicato maggior attenzione, benché io non abbia mai pubblicato nulla al riguardo... Ho sviluppato tale geometria per mia personale soddisfazione». Sulla scorta delle teorie sessuali infantili, e sulla via tracciata da Freud, riferendosi a Leonardo, di un tipo di conoscenza raro e perfetto che «sfugge in forza di una particolare disposizione sia all'inibizione intellettuale sia alla coazione nevrotica a pensare», più che la riunione di scienza e verità è allora il legame di scienza e libido a venire in rilievo, nella misura in cui, come per Leonardo, ad alimentare la scienza è il proprio fantasma (vedere l'Invisibile col disegno) che lo porta, negli studi di anatomia, sul punto di inventare·una ·- nuova configurazione del cervello, nonché a inventare effettivamente un nuovo modello di piede4 • Così come le teorie sessuali infantili si fondano sull'errore che assegna un pene a tutti gli esseri viventi, abolisce la vagina e fa nascere i bambini dall'ano, allo stesso modo gli errori fecondi di Leonardo in tutte le scienze di cui si è occupato, o che addirittura attraverso l'errore ha fondato, rivelano l'insistenza con cui configura la struttura dell'oggetto indagato sul proprio fantasma. Analogamente il «non cedere» sulla credenza errata che la linea più breve che passa per due punti sia una curva fa nascere una nuova geometria: il modularsi della scienza sul principio del piacere incurva la retta, nelle geometrie non euclidee, a far sì che ora il percorso più breve non penetri nel centro a devastare ma contorni la foresta, nel disprezzo del Tempo e dell'Utile. 13

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