Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

che più rende l'idea della presa sul mondo del simbolico. Il collegare per la via più breve, penetrando l'oggetto o afferrandolo nella presa del concetto, esclude «quella forma di pensiero ondeggiante, istintivo, vagante sugli orli e le superfici, che Hermann chiama "ragione periferica" e che dovette cedere a un certo punto all'attrazione di un centro e di una centralizzazione la quale sottopose allo stesso rigore repressivo, sì repressivo, le variazioni della sessualità, come osserva Freud, e le variazioni nelle forme di intelligenza e di espressione» 1 • Esistono dunque altri tipi di intelligenza, più carezzevoli, come quella che mette per esempio in grado i lombrichi darwiniani, sensorialmente poverissimi, di farsi un'idea della forma generale di un oggetto così da poter scegliere, senza prove ed errori, il «lato dell'oggetto più confacente alla confi-. gurazione dei luoghi»2 • E appunto nel commisurare l'intelligenza alla configurazione dei luoghi, a quel «luogo della fobia» presieduto dall'animale di cui il piccolo Hans ha tracciato la mappa, consistono le teorie sessuali infantili. Che rischiano anche per Hans di essere abbandonate col cedere alla tentazione della via più breve. La linea retta è in effetti il percorso da lui fantasticato che si apre un varco nella cancellata, salta sul carro e da lì ha accesso alla piattaforma agognata del Dazio: percorso, questo, che cancella, con l'angoscia della curva e la «paura del crollo» dei cavalli, il luogo stesso della fobia. Dal saper sostenere l'angoscia della curva sul filo della paura di un crollo consegue invece la «scoperta di un nuovo oggetto», risultato di quell'istinto di ricerca che Hermann ravvisa in «quei percorsi curvilinei che possono assumere carattere di vortice, per esempio nelle migrazioni» e che si esprime <<in evasioni e fughe dall'ambiente familiare»3. E qual è questo nuovo oggetto se non il soggetto stesso reperibile nella grande S rovesciata che la doppia curva dei cavalli disegna? Attraverso percorsi sinuosi, vorticosi, paurosi, il soggetto, sempre nel timore di un crollo immediato, lavora la Cosa fino a imprimerle il marchio del proprio 12

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