Il piccolo Hans - anno XVII - n. 66 - estate 1990

de iniziato nel mondo invisibile della savana, la cui opposizione al mondo dei viventi è troppo forte perché essi siano messi in contatto quotidiano. Il sacrificio del cane, «ambiguo» in questo caso, è disgiuntivo. Anche i funerali di un adolescente possono essere l'occasione dell'uccisione del cane. Qui, è la relazione avuncolare che viene posta in causa. Abbastanza simile a quella dei Thonga descritti da Junod (1936), è però contrassegnata da una certa reciprocità, nonostante i privilegi esorbitanti di cui gode il nipote. Vero predatore impunito dello zio materno, che lo chiama «la bestia selvaggia», il nipote uterino può impossessarsi dei beni dello zio purché lo avverta; corteggia sua moglie e può sposarla dopo la sua morte. Ma se il nipote è ferito, pagherà un'ammenda - argento, cane o montone - allo zio materno e reciprocamente. Se il nipote è malato, lo zio accuserà i suoi pa� renti agnatici di volerlo uccidere con la stregoneria; se muore, lo zio ai funerali provocherà i suoi cognati e rivendicherà il cadavere per dargli lui sepoltura. Di fronte al loro rifiuto e dopo che avranno pagato il prezzo della morte, esigerà che gli si porti un cane che ucciderà lui stesso e che sarà mangiato dagli uomini delle due famiglie; solo allora, il corpo del nipote potrà essere seppellito nel suo quartiere agnatico. Oltre all'equivalenza che si deve porre tra il cadavere del nipote e il cane, si ammetterà anche che il sacrificio del secondo assicura la rottura della relazione avuncolare, di cui l'interruzione anormale (di solito lo zio muore prima del nipote) deve essere sanzionata ritualmente attraverso un taglio. Si sacrifica dunque il simbolo di questo legame, cioè il cane. In effetti, alla separazione obbligatoria tra fratello e sorella dovuta alla proibizione dell'incesto, corrisponde la presenza di un nipote, ma ciò che li congiunge è rappresentato dal cane. Tra un fratello e una sorella vi è socialmente un nipote e, simbolicamente, un cane. La sua uccisione non separa le due famiglie, ma 114

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