Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

così per Van Gogh l'enfasi sul copiare da modelli, in libri o viventi, e in Joyce il calco omerico, ma anche lo scrupolo di conformare tutti i suoi personaggi a modelli reali e cambiando piuttosto di personaggio che di modello, se i modelli cambiavano (come era cambiata Nora da Molly a Anna Livia). Eaccanimento con cui da secoli si discute intorno al restauro delle opere d'arte mostra che la questione è vitale nel significato più letterale del termine. Ogni restàuro è una lotta con l'originale perduto: ricoperto, sostituito da successivi interventi, come ritrovare il tocco dell'artista? Si va così dalla pulitura, allo strappo, a uno scavo che non lascia altro che le scarne linee di un abbozzo, la sinopia in cui si mantiene l'illusione di un atto di generazione, di un gesto originario cui l'incompiutezza e l'approssimazione regala però una sorta di originalità abortiva. La moderna imbalsamazione chimica di pitture, edifici e sculture, vale come definitiva sterilizzazione dell'arte. Lo sterminio dei germi creativi è più diretto e risolutivo di un raffronto prolungato e ripetibile che impone, attraverso l'uso di mezzi limitati (mezzo fiammifero, la cera di una candela, la capocchia di uno spillo abbrunito dal nerofumo), di contemperare calcolo e approssimazione, igiene fino all'igienismo e sensualità ai limiti dell'inconfessabile: come nel capitolo matematico e idrico di Ulysses, la mirabile Heimkehr di Itaca, in cui una moderna tecnica di fai-da-te registra ogni piccola modificazione, dallo sgocciolio di un rubinetto allo spostamento di un mobile, e l'opera di restauro è esemplificata con i semplici tocchi presi a prestito daBruno, Spinoza e dalla computisteria di un ragioniere, al fine di attrarre l'infinito nella pentola che bolle. Silenziosamente, come la sedia che stava nello studio di Van Gogh, awiene l'osservazione e il confronto tra il pene di Bloom e quello di Stephen intenti alla minzione. Confronto sostenibile e che rende sostenibile anche il pensiero dell'infinita gradazione nel grande e nel piccolo fino alle mille e mil7

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