Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

quella di una «gradazione», che la conclusione della scena sfocerà in due versi ben lontani dai precedenti. Mentre la testa cavallina di Mulligan scompare nel vano delle scale della torre, giunge ancora a Stephen la sua voce: «Non appartarti più a ruminare, sull'amaro mistero dell'amore». Dove ruminare è «brood», che ha come primo significato covare, e che viene usato da sostantivo, prole, figliolanza, solo in senso spregevole, primo gradino della «discesa» del padre. «Quella voce chiamò ancora»: ora Mulligan, al largo sul mare, è solo «una testa bruna, liscia, di foca», «seal», foca ma anche sigillo, l'apparire dell'impressione del nome. Al posto del godimento del padre, al posto della rappresentazione esplicita di qualcosa di bruciante, di dirompente, che cosa rimane? Rimangono delle macchie di colore, collegate all'animale, e la possibilità di un nome. Possiamo dire che il colore e la sua gradazione, sta al posto del terribile e vedremo quanto questo sia poi confermato dal1'approfondimento della lettura di Darwin e .Joyce. NOTE 1 Cfr. poi gli sviluppi della teoria e della clinica nel mio libro Nevrosi di guerra in tempo di pace, Bari, Dedalo, 1989. 51

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==