Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

tion to Sex: questo è infatti il titolo completo dell'opera, un titolo veramente riassuntivo del suo significato. Si chiama «the descent of man» ma non solo: «and selection in relation to sex», e la selezione in relazione al sesso. Amore, quindi, gelosia, Giulietta e Romeo. Tra Giulietta e Romeo il quesito che sorge- Shakespeare, e qui stiamo seguendo Joyce, la discussione nella biblioteca, stupendo capitolo dell'Ulisse-è «What's in a name?» -l'ho accennato l'altra volta- «Cosa c'è in un nome?». Scilla e Cariddi, una roccia e un gorgo, paiono a Joyce riproporre la strettoia in cui passano tra Shakespeare e sua moglie Ann Hataway, il dilemma di Amleto e di Cimbelino: tutto Shakespeare è letto da Joyce nella chiave del rapporto con una donna. Che cosa c'è in un nome? A questa esplorazione si dedica Darwin. Vi si è già dedicato nell'Origin of Species. A questa esplorazione continua però a dedicarsi passando dalla linea argomentativa- «the line of argument» dell'Origin - alla distesa «pittura», «the picture», di TheDescent of Man. Il cambiamento di prospettiva non è un cambiamento puramente teorico, è un cambiamento che si basa anche sull'adozione di un tratto differente: dalla linea, da «the line» a «the picture». TheDescent ofMan ha quindi a che fare con «the picture», non col disegno ma con la pittura. Embriologia e morfologia sono gli strumenti cui Darwin si affida per giungere a sostenere, da «the line» a «the picture», l'impatto: di che cosa? di quale «picture»? di quale ritratto? Del ritratto del padre. Ed è qui che cogliamo la motivazione della «Paarung»: bisogna essere in due - la «Coppia» - per riuscirci, a sostenere l'impatto del ritratto del padre, bisogna essere in due perché da solo, lo psicotico, a tale immagine, soccombe. E il «singolo» ripete, senza saperlo, la misteriosa discendenza dello psicotico dall'isolato godimento del padre. Lo psicotico è sempre di fronte a un ritratto caricaturato del padre, di fronte 45

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