di un accoppiamento casuale. «La comprensione - continua Darwin- si rifiuta a una conclusione del genere, sia che noi siamo, sia che non siamo capaci di credere che ogni lieve variazione di struttura, l'unione ti.i ogni coppia in matrimonio, la disseminazione di ogni seme e altri eventi del genere, siano stati ordinati tutti per qualche scopo speciale» (Descent, II, p. 431). Ecco spiccare qui i due concetti cardine che Darwin isola così e mette in risalto: «the union of each pair in marriage» (e parla di animali, l'unione in matrimonio di coppie di animali) è qui il concetto cardine, l'angolatura della Descent, come lo era stato nell'Origin «the dissemination of each seed». Il concetto su cui si sviluppa tutto l'«argument», la grandiosa argomentazione dell'Origin è la «disseminazione di ogni seme», evidenza rivelata da Malthus, l'evidenza cioè di una esplosione della natalità. Non intralciato, qualunque animale in brevissimo tempo coprirebbe la terra dei suoi discendenti, una coppia di elefanti, in un tempo limitatissimo, potrebbe, appunto, elefantizzare tutta la terra. Oggi possiamo vedere invece come tale «fortuna» sia toccata a noi. Quindi «the dissemination of each seed», «the union of each pair in marriage»: disseminazione da un lato, matrimonio dall'altro, le due opere sono costruite su due diversi concetti. Dalla stretta e stringente angolatura di un Ulisse sposato- anche l'Ulisse omerico è sposato, ma lo è meno, possiamo dire; in fondo il problema del matrimonio nell'Ulisse omerico è molto meno evidente, è più presente il problema del politico, dell'usurpazione, dei Proci, che sono principi che volevano scalzare Ulisse più dal potere politico che dalla posizione amorosa. L'Ulisse di Joyce è più sposato rispetto all'Ulisse omerico. Dalla prospettiva di un Ulisse sposato si schiude la ricchezza di quest'opera mal compresa, letta per lo più come un semplice prolungamento dell'Origin concernente l'«origine» dell'uomo, che è The Descent ofMan and Selection in Rela44
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