Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

menti di intelligenza, degli strumenti intellettuali nuovi (Al di là del principio di piacere, E/o e l'Es). Vi ricordate nel percorso che abbiamo compiuto l'anno scorso, a un certo punto ho fatto risaltare, ho fatto emergere, tre verbi di azione, tre verbi che si riferivano a delle azioni che ho chiamato «azioni del pensiero»: il gettare, il cedere il passo, il penetrare. Trovavamo specialmente diffuso in tutto il volume nono, nelle opere brevi e lunghe di questo tomo, l'azione del «gettare»: era gettare la sabbia negli occhi del Mago Sabbiolino, era il gettarsi dalla torre sempre di questo scritto Il perturbante, era il gettare le stoviglie in strada del ricordo d'infanzia di Goethe, era il gettare il rocchetto del nipotino di Freud in Al di là del principio di piacere, era il gettarsi, addirittura, dal ponte della ferrovia della giovane omosessuale in cura da Freud. Abbiamo anche sottolineato, individuato, l'importanza di un'altra azione, l'azione del «cedere il passo», che è specialmente evidenziata da Freud nello scritto sulla giovane omosessuale, dove appunto la giovane omosessuale cedeva tutti gli uomini alla madre, si ritirava rispetto alla madre. Ma Freud porta anche molti esempi di fratelli, in cui c'è un fratello che cede il passo a un altro fratello; di due gemelli uno addirittura si nega tutto perché un altro possa esplicare tutti i talenti possibili e immaginabili. Note, dettagli sottolineati da Freud, di grande interesse. «Penetrare». Avevamo fatto emergere questo verbo, questa azione del pensiero del «penetrare» nei meccanismi della gelosia, dell'omosessualità, della paranoia: la gelosia che penetra l'inconscio dell'altro, un cogliere ciò che funziona nell'inconscio dell'altro; l'omosessualità che penetra nella sfera della sublimazione, violando quella distinzione, quella separazione che Freud aveva mantenuto tra una dimensione artistica, culturale, intellettuale, depurata, e l'ambito invece delle pulsioni sessuali. E la paranoia che penetra nei sogni. 30

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