Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

lizzando un metodo ormai collaudato, attraverso altri testi, facendo «lavorare» altri testi. Altri testi che, come avete già visto, appartengono a uno scenario composito: c'è la scienza, c'è la letteratura, c'è la psicoanalisi, infatti i testi fondamentali sono tre, la Descent ofMan, l'Ulysses, e per la psicoanalisi quel volume delle opere complete di Boringhieri che contiene Al di là del principio di piacere e E/o e l'Es, cioè il medesimo volume su cui ci siamo soffermati l'anno scorso. Quindi, scienza, letteratura, psicoanalisi: questo è già, se volete, un programma di lavoro, contiene già un'indicazione metodologica, è una prima incarnazione, possiamo dire, della modalità di funzionare di questa triade, lo, Es e Super-Io. Possiamo riconoscere il legame della letteratura con l'Io, e dico «lo» perché certamente la letteratura - specialmente la letteratura contemporanea - ci appare più impigliata con l'Io che non con il soggetto; è molto più facile vedere dietro il romanzo, dietro la poesia che leggiamo, le fatiche, i sudori dello scrittore al suo tavolo piuttosto che ritrovare, che riconoscere quel travaglio, quell'elaborazione della lettera che, per esempio, abbiamo individuato nell'Origin di Darwin. Possiamo attribuire, d'altra parte, in un certo senso, il Super-Io alla scienza, la scienza che disdegna la letteratura, che disdegna tutto ciò che vi è di soggettivo, la scienza che è così prudentemente, pavidamente, fanaticamente aggrappata a quello che Lacan chiamava il «discorso universitario» da rifiutare addirittura qualsiasi possibilità di comprensione, anche, di ciò che sta facendo, cioè di ciò che va dicendo. Possiamo dire che allora alle spalle della scienza vediamo sorgere veramente quell'immenso Super-Io del pensiero contemporaneo a cui possiamo dare l'etichetta di «epistemologia», o «critica della conoscenza». Epistemologia e critica della conoscenza - per far due nomi Popper e Grinbaum - che sono gli spauracchi, possiamo dire, i grandi fascinatori, i grandi ipnotizzatori degli psicoanalisti, i quali si sentono totalmente, vera27

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