Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

sodo 3, 14 (in inglese, I AM THAI I AM), è l'indovinello che fa scattare l'azione/reazione: and that was how the skirtmisshes began (21.19). In irlandese, mische mische (3.9) è la traduzione della già citata autoidentificazione divina. Inoltre, skirtmish è una riscrittura evidente di skinnish, «schermaglia», con il coinvolgimento di «skirt» che è la gonna, qui mixed, cioè «scomposta». Lanciata la sfida per la terza e ultima volta, il maschio è sul punto di darsi per vinto; a questo punto il testo può constatare, But that was how the skirtmishes endupped (22.30), con una permutazione del verbo to upend, «Endup» è «venire a termine», ma upend vale «mettere sottosopra», rovesciare head-over-heels: tutto, insomma, va nel migliore dei modi, a gambe per aria. La morale della favola si innesta in un'altra frase ricorrente in FW, Eleven men well anned will certainly subdue one single man in his shirt11 ; è indubbio che, se armati di tutto punto, «undici uomini avranno il meglio di un singolo che si trova in camicia»; non meno ovvia (forse?) la riformulazione joyciana: (23.8-9) Por one man in his armour was a fat match always for any girls under shurts. Per quanto armato, il maschio non vincerà mai. Il genitivo sassone any girl's, lectio faciliorche si offre subito all'orecchio, sarebbe da riferirsi alla biancheria intima di qualsiasi ragazza; ma a fat match gioca sull'ambiguità lasciando Jarl Van Hoother, o chi per lui, pericolosamente e perennemente in bilico. Da un lato, si presenta in veste di partner imponente (match nel senso del rapporto «sposo/­ sposa», ad esempio, a good match), ma fat, dal tardo Ottocento privativo al livello gergale, vale no match (cfr. l'Oxford English Dictionnary, a fat chance «implying hardly any opportunity (or possibility)»); in questo senso, match ha assunto il valore di oppositore agonistico: è un campo dove il perdente è il maschio. Colpevolizzato, e di conseguenza balbuziente, HCE per il resto del testo verrà giustificato, e strenuamente difeso, da lei, da Anna Livia, sua 198

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