Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

Ma è questo stesso caso che Stephen è così ansioso di negare, quando enuncia nella Biblioteca la sua interpretazione di Shakespeare. Egli vuole concentrare in un solo attimo la vita di Shakespeare, nell'attimo in cui egli si imbatté in Ann Hathaway nella campagna di Stratford. E vuole concentrare il teatro shakespeariano in quell'unico attimo in cui egli interpreterà Amleto. Secondo Stephen Amleto deve essere letto dal punto di vista del fantasma - di quel personaggio cioè che egli immagina interpretato da Shakespeare e dalla cui situazione egli ricostruisce un'interpretazione della vita e delle opere di Shakespeare. È importante rendersi conto di quanto il metodo di Stephen si avvicini alla critica letteraria allora dominante, della quale i personaggi parlano quando discutono della cronologia degli ultimi' drammi (U: 195-6)10 • La fonte principale di questo capitolo è il libro di Georg Brandes, che per la sua precedente difesa di Ibsen e per il fatto che il suo studio su Shakespeare era stato parzialmente tradotto da William Archer, risultava particolarmente importante per Joyce11 • Lo studio di Brandes propone un'identificazione totale della vita con l'opera, e questo approccio è condiviso anche da Stephen. Tuttavia Brandes come Frank Harris, ma diversamente da Sidney Lee, si limita ad identificare Shakespeare con Amleto: 164 It cost Shakespeare no effort to transform himself into Hamlet. On the contrary, in giving expression to Hamlet's spiritual life he was enabled quite naturally to pourforth all that during the recent years had filled his hearth and seethed in his brain. He could let this creation drink his inmost heart's blood; he could transfer to it the throbbing of his own pulses. Behind its forehead he could hide his melancholy; on its tongue he could lay his wit; its eyes he could cause to glow and lighten with flashes of his own spirit12 •

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