ma nel vivo della discussione con Bloom (le due offerte da Joe Hynes) e poi raccontando di quella discussione (la birra che gli ha offerto da Slattery il narratario senza volto di «Cyclops»). Il riferimento, dunque, appare come ricapitolazione successiva sia al tempo della storia che a quello della narrazione. Le varianti del brano vanno tutte nella medesima direzione di precisazione e distinzione delle due (o tre) circostanze di enunciazione e dei due (o tre) tempi indicati sopra, oltre che in quella di una più decisa affermazione dell'istanza che enuncia e valuta. Così, «there was something on» (rr. 28-29) è certamente più generico di «he was uneasy in» (il narratore intende corroborare l'idea di Lenehan che Bloom non stia nella pelle alla prospettiva della vincita, e lo fa precisando l'atteggiamento «uneasy» di Bloom, oltre che introducendone direttamente la persona, «he», nel proprio enunciato); e più oltre, «his wife up with the sick child» (rr. 35-36) è assai meno impegnativo, dal punto di vista della valutazione, di «letting on the child was sick» (ciò che si insinua è che Molly telefonasse a Bloom durante le partite a carte, mentendo a proposito di una malattia della figlia e che i suoi messaggi fossero calibrati sulla situazione della partita al momento della telefonata: «she's better or she's», a seconda che Bloom vincesse o perdesse). Così, il biasimo della bugia riverbera su Molly che, semplicemente «the wife» nella versione base, diventa, con espressione spregiativa e triviale, «flabbyarse of a wife» (r. 38) nella versione corretta; il più generico «clear off» diventa un più memorabile «vamoose» (rr. 40-41); e infine, «those bloody Jerusalemites (ah)» manifesta nella variante una più decisa intenzione spregiativa diventando «those bloody Jerusalem · (ah) cuckoos» (r. 46). Anche in questa occasione, come nelle altre commentate sopra, non si può fare a meno di immaginare che l'atteggiamento e le valutazioni dell'interlocutore del nostro 151
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