Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

del fatto che un avantesto, nel suo movimento di continua mutazione, documenta il modo in cui un soggetto mette in atto la lingua. La scelta, tuttavia, appare limitante: l'apparato formale dell'enunciazione, infatti, può offrire strumenti per descrivere le manovre a cui il testo è sottoposto soprattutto in relazione all'atteggiamento del locutore e alla sua presenza nel testo, mentre sembra incapace di descriverne altri livelli15. Le conclusioni che si possono trarre da queste osservazioni suggeriscono innanzitutto una scelta di parametri a partire dal manoscritto in esame e sulla base delle caratteristiche delle sue varianti; e suggeriscono anche che sia il «savoir-faire de la description contrastive» oltre che la conoscenza approfondita del testo a giustificare l'eventuale integrazione e interazione di vari modelli di riferimento laddove il testo lo richieda. 3. Le varianti di "Cyclops" e la situazione di enunciazione Which event or person emerged as the salient point of his narration? J. Joyce, Ulysses 17.2269 Il narratore di «Cyclops» costituisce uno dei grandi enigmi di Ulysses. La prima stesura continua dell'episodio16 è raccontata, come il resto del romanzo, da un «arranger» eterodiegetico, più o meno onnisciente e certamente assai duttile e proteiforme17. Già nella prima stesura continua, tuttavia, alcuni elementi del testo devono aver suggerito a Joyce una soluzione enunciazionale diversa. L'azione di «Cyclops» si svolge nel pub di Barney Kiernan, dove il personaggio che è una delle più poderose presenze del romanzo, il nazionalista Michael Cusack (il «ciclope» dell'episodio, che in RMs diventerà semplicemente il «citizen»), si è rifugia129

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