Il piccolo Hans - anno XVI - n. 64 - inverno 1989-1990

zione merita attenzione non meno dell'ultima in quanto testo provvisto di sue proprie regole di funzionamento interno; e dall'altra, in un difficile equilibrio fra sincronia e diacronia, è il processo piuttosto che il prodotto ad essere messo in luce: il valore unico dell'avantesto è insomma nel fatto che la sua analisi delinea un percorso dinamico che può illuminare - come non potrebbe lo studio dello stadio finale del testo - la logica interna del processo compositivo e dunque rivelare almeno alcuni degli impulsi che caratterizzano la scrittura di un autore. È possibile che le macchine di scrittura, i word processors e i programmi di composizione del testo abbiano già decretato la fine della variantistica e della critica genetica per le opere contemporanee (la critica delle varianti è sopravvissuta a dispetto degli scrittori, e aiutata dall'attitudine del supporto cartaceo a registrarne i ripensamenti). Nel caso di Ulysses, con un avantesto di incomparata complessità, l'arte del critico può ancora esercitarsi e consentire uno sguardo indiscreto che sappia cogliere, nel laboratorio dello scrittore, almeno quella parte dei suoi processi mentali che la pagina ha registrato. 1.2. Le fasi della composizione e della trasmissione What counterproposals were alternately advanced, accepted, modified, declined, restated in other terms, reaccepted, ratified, reconfirmed? J. Joyce, Ulysses 17.960-61 Nell'avantesto di Ulysses (ma la distinzione è generalizzabile), è possibile distinguere grosso modo due fasi: una prima, che dalle annotazioni porta alla ricopiatura olografa in bella destinata ad essere trasmessa al dattilografo per la stampa (il Rosenbach Manuscript: d'ora in poi RMs), e una seconda che comprende i cambiamenti ap120

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