Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

han: per lui infatti, storicamente, gli uomini sono stati più sensibili ai ritmi naturali esterni, ambientali che non ai ritmi organici. Ciò non toglie che i cosiddetti ritmi circadiani siano della massima importanza non solo nell'homo sapiens ma anche negli esseri viventi a struttura più elementare, come l'ameba o il paramecio. Prevale dunque l'aspetto naturale del ritmo? Così credeva Sterne (1900), che giungeva alla determinazione di un «tempo psichico» a partire dai soli ritmi naturali: nel 1911, Riemann dimostrò come questi ritmi generatori convergessero verso i battiti del polso. Sperimentalmente, è,dimostrato che la gamma delle frequenze di un ritmo spontaneo (per esempio il tapping) è uguale a quella della marcia e del dondolamento. È questo un punto caro. a Fraisse: «I dondolamenti ci introducono ad uno dei significati psicologici del ritmo. Essi suscitano una sensibilità protopatica, dalle risonanze affettive. L'individuo viene indirizzato verso le sensazioni interne che egli così si procura»26. Un altro punto caro a Fraisse, sin dagli inizi delle sue ricerche, è l'aspetto paradigmatico del sintagma ritmico: egli parla dell'assoluta importanza del «presente psicologico», nell'ambito del quale elementi successivi si organizzano in raggruppamenti seriali di forme: «Senza un presente psicologico non c'è percezione globale del successivo»27. Altra sottolineatura va, nell'economia di una misura ritmica, piuttosto agli intervalli-pausa che non alle accentuazioni. Valentini (1970) ha dimostrato sperimentalmente come in una produzione spontanea di ritmi, la regolarità fosse maggiore negli intervalli fra le battute che non nel posizionamento degli accenti. È quello che io chiamerò l'elemento paterno (il simbolico come correlato della separazione dal continuum del corpo della madre). Gli intervalli-pausa, pur non essendo integrati alle strutture, le organizzano, le contraddistinguono e le legano. Ciò non toglie che, nella visione di Fraisse, la periodicità sia un discrimine irrinunciabile: anche per un motivo ben 76

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