Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

è la limitazione delle nostre pulsioni. Il trono della regina è retto da schiave in catene. Fortissime e selvagge, le pulsioni sessuali in senso stretto rimangono pur sempre in agguato dietro le componenti pulsionali che sono diventate così servizievoli. Guai a liberarle! Il trono verrebbe rovesciato e la regina calpestata6 • A parlare, qui, è un pensatore «moralizzato». Ma, pur legittimando la «civiltà», Freud non si è astenuto dal metterne in luce l'insopprimibile disagio. Un disagio addizionale - per riprendere un termine di Marcuse- poiché la psicoanalisi non si limita a indagare la genesi del Superio come un'entità necessaria, ma ne esplora i paradossi: «ciò che ho chiamato questa figura oscena e feroce sotto cui si presenta l'istanza morale quando andiamo a cercarla nelle sue radici» (EP, 15). 3. La Cosa Torniamo dunque a chiederci - dopo aver posto la domanda in esergo- quale sia il contributo della psicoanalisi relativamente all'origine della morale (EP, 14). E se è vero che essa può favorire anzitutto l'exploration de sesparadoxes, accostiamo alle antinomie già enunciate quella del Bene Supremo: Ebbene, il passo compiuto da Freud, al livello del principio di piacere, è di mostrarci che non c'è Bene Supremo - che il Bene Supremo, che è das Ding, che è la madre, l'oggetto dell'incesto, è un bene proibito, e che non vi è altro bene. Tale è il fondamento, rovesciato in Freud, della legge morale (EP, 85). Queste righe meritano un commento accurato. Siamo di 19

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