Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

mitato» iniziò nel 1920 dopo il Congresso dell'Aia. Le lettere trattavano eminentemente di problemi editoriali e dell'organizzazione interna del movimento psicoanalitico (ciascun membro del «Comitato» riferiva sulla situazione specifica del suo gruppo). Di ogni lettera ufficiale il mittente spediva tre copie (se la spedizione avveniva da Vienna le tre copie erano destinate a Berlino, Budapest e Londra, le città in cui risiedevano i membri non viennesi del «Comitato». Lo stesso criterio veniva adottato se la lettera era inviata dalle altre tre città). La corrispondenza privata veniva allegata in busta separata. Le lettere di Rank, che era il segretario dell'Associazione viennese, venivano controfirmate da Freud (Cfr. E.J. Lieberman, Acts ofWill. The Life andWork of Otto Rank, The free Press; New York, 1985). 10 Freud aveva avuto le prime avvisaglie del suo male, un cancro alla mascella, nel febbraio del 1923. Nella lettera citata egli fa riferimento al secondo intervento chirurgico a cui si sottopose dopo il fallimento del disastroso primo intervento con Hajek (cfr. E. Jones, Vita e opere, cit., vol. III, pp. 113-121). 11 Lettera circolare del 15 febbraio 1924 riportata da E. Jones, in op. cit., vol. III, pp. 81, 82, 83. 12 Ibidem. 13 Cfr. E. Jones, op. cit., p. 84. 14 Lettera di S. Ferenczi a S. Freud del 18 marzo 1924 (trad. it. dell'A.), Otto Rank Collection, Columbia University, New York. 15 Cfr. in E. Jones, op. cit., vol. III, il capitolo "Dissensi". 16 Lettera di S. Freud a S. Ferenczi del 20 marzo 1924 riportata da E. Jones in op. cit., vol. III, p. 86. 17 Per tali relazioni cfr. O. Fenichel, Problemi di tecnica psicoanalitica, Torino, Boringhieri, 1974, pp. 105-07. 18 Cfr. E. Jones, op. cit., vol. III, p. 88. 19 Rank in una lettera inviata a Freud nell'agosto del 1924 , quando ormai i suoi rapporti con il «Comitato» erano irrimediabilmente pregiudicati, non si perita di attribuire all'elemento umano le difficoltà attraversate dal movimento psicoanalitico: «Non dobbiamo dimenticarci che il movimento psicoanalitico come tale è una finzione. Non sono invece una finzione gli uomini costituenti un movimento. Nei confronti delle persone che attualmente prestano la loro opera nel movimento psicoanalitico - a dir il vero - non ho proprio alcuna considerazione» (trad. it. dell'A.). Otto Rank Collection, Columbia University, New York. 20 Rank ricorre al paragone del chirurgo in una lettera a Freud del 20 marzo 1924: «Penso che l'analisi terapeutica [...] sia un intervento operativo, che può essere portato a termine in un tempo incommensurabilmente più breve, in modo che il paziente non soccomba all'operazione. Certamente questo taglio chirurgico è possibile solamente se si sa prima, o si può stabilire rapidamente, dov'è la vera sede del male. Non è poi tanto importante, trattandosi solo di un problema di tecnica, a 185

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