Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

NOTE 1 S. Freud, Preisauschreibung, «Intemationale Zeitschrift fur Psycoanalyse», IX, 1922, p. 527. 2 Il premio era stato istituito con il fondo messo a disposizione dal magnate unghere�e Anton von Freund, generoso mecenate del movimento psicoanalitico. Il premio con ricorrenza annuale fu inizialmente riservato a due opere di argomento psicoanalitico, l'una di psicoanalisi clinica l'altra di psicoanalisi applicata. Nel 1920 il premio per i due settori fu rispettivamente assegnato a K. Abraham e a E. Simmel, nel 1921 a A. Starcke e a G. Roheim. 3 Cfr. S. Freud, Tecnica della psicoanalisi (1911-1912) e Nuovi consigli sulla tecnica della psicoanalisi (1913-1914). 4 Cfr. S. Freud, Vie della terapia psicoanalitica (1918), O.S.F., vol. 9, Torino, Boringhieri, 1977. 5 Cfr. O. Rank, Die analitische Situation illustriert an der Traumdeutungstechnik, Leipzig u., Wien, F. Deuticke, 1926, pp. 3-4. 6 In Vie della terapia psicoanalitica, la relazione con cui Freud aprì i lavori del Congresso di Budapest, c'è un esplicito riferimento a nuove possibilità aperte alla psicoanalisi da modifiche nella tecnica: «Lo sviluppo della nostra terapia seguirà dunque strade diverse, soprattutto quella che poco fa Ferenczi ha indicato come "l'attività" [...]. Mettiamoci subito d'accordo sul significato che dobbiamo dare a questa "attività". Abbiamo detto che il nostro compito terapeutico è definito da due contenuti: dobbiamo rendere cosciente il rimosso e dobbiamo scoprire le resistenze. Così facendo siamo abbastanza attivi, certamente. Ma dobbiamo lasciare che il malato cerchi da solo di liquidare le resistenze che gli abbiamo mostrato? Non possiamo dargli ancora un altro aiuto, a parte l'impulso che · egli riceve dalla traslazione? Non è invece evidente che dovremmo aiutarlo anche in un altro modo, trasponendolo in quella situazione psichica che è più favorevole all'auspicata risoluzione del conflitto? [...] Vi sarete resi conto che si schiude qui un nuovo campo per la tecnica analitica, la cui elaborazione richiederà grande sforzo e impegno e darà luogo a prescrizioni precise» (op. cit., p. 22). 7 Alla tecnica «attiva» S. Ferenczi dedicò sei articoli, apparsi tra il 1919 e il 1925: Difficoltà tecniche nell'analisi di un caso d'isteria (1919), Il problema dell'influsso del paziente nel corso dell'analisi (1919), Ulteriore estensione della tecnica attiva (1920), Le fantasie indotte (1923), Psicoanalisi delle abitudini sessuali (1925) e Controindicazioni della tecnica attiva (1925). Cfr. S. Ferenczi, Fondamenti di psicoanalisi, vol. II e vol. III, Rimini, Guaraldi, 1973. 8 Lettera di S. Freud a O. Rank del 9 agosto 1922 (trad. it. dell'A.), Otto Rank Collection, Columbia University, New York. 9 Lo scambio di lettere circolari tra i membri costituenti il «Co184

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