Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

non solo come pium desiderium. Che essa non sia irrealizzabile lo prova Kahlbaum, che, già nel 1863 (nello scritto «Il raggruppamento delle malattie psichiatriche»... progetto di una base empirica scientifica della psichiatria come disciplina clinica), tenta di raccogliere il materiale psicopatologico esistente e di raggrupparlo in forme morbose cliniche seguendo i suddetti principi. I quadri nosologici clinici, solo abbozzati in questo scritto, sono stati sviluppati da Kahlbaum nelle lezioni all'Università di Konigsberg; devo riconoscere con gratitudine che l'autore mi ha lasciato parte del materiale scelto per l'elaborazione e la pubblicazione. Seguirà a questo lavoro, in un certo senso introduttivo, sotto forma di una serie di articoli clinici. Per concludere mi sembra però necessario, soprattutto nell'interesse dei colleghi non specialisti, far seguire un breve prospetto del materiale psichiatrico appoggiandomi alla vecchia classificazione, anche per caratterizzare esattamente la differenza tra il vecchio e il nuovo punto di vista. Iniziamo dalla malinconia. Il concetto di malinconia è stato concepito dai diversi autori in parte in sensi completamente diversi e non è facile da circoscrivere'. In genere si dice che la sofferenza di base consiste nel «predominio morboso di un affetto penoso, depressivo, negativo, in uno stato psichico doloroso» (Griesinger). Tutti gli psichiatri sanno che l'umore depresso può presentarsi nei più disparati, anzi, si può dire in quasi tutti i disturbi psichici e perciò si presta al paragone con la febbre che, pure, si accompagna alle più svariate forme morbose somatiche. Certo, la febbre è un sintomo notevole e importante; a volte si riesce persino a trarre delle conclusioni abbastanza sicure sull'essenza del disturbo in atto basandole sui particolari delle sue manifestazioni. Però, è meno l'apparizione transitoria della febbre a consentire la conclusione che non il suo decorso, l'alternarsi di alti e bassi, le remissioni durante gli intervalli liberi. Lo stesso accade con la malinconia che 153

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