Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

1. il ritorno ad uno stato di non integrazione (difesa: disintegrazione); 2. il cadere per sempre (difesa: autosostenersi); 3. la perdita della coesione psicosomatica, il fallimento dell'insediamento nel soma (difesa: depersonalizzazione); 4. la perdita del senso di realtà (difesa: esplosione del narcisismo primario etc.); 5. la perdita della capacità di entrare in rapporto con gli oggetti (difesa: stati autistici, che si rapportano solo ai fenomeni del sé). E così di seguito. LA MALATTIA PSICOTICA COME DIFESA In questo lavoro mi propongo di dimostrare come quanto si osserva nella clinica sia sempre un'organizzazione di difesa, anche nelle forme di autismo della schizofrenia infantile. L'angoscia, che sotto vi si trova, è impensabile. È sbagliato pensare alla malattia psicotica come ad un crollo, si tratta piuttosto di una organizzazione di difesa nei confronti di un'angoscia arcaica e di solito essa viene ad essere coronata da successo (salvo nel caso in cui l'ambiente facilitante non sia stato insufficiente ma subdolamente illusorio, la cosa peggiore forse che possa accadere ad un bambino). ESPOSIZIONE DEL TEMA PRINCIPALE Adesso posso esprimere la mia opinione più importante, cosa, di fatto, molto semplice. Sono convinto che ciò che appare come paura del crollo sia la paura di un crollo già sperimentato. Si tratta della paura di quella angoscia 131

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