Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

giunta alla maturazione neurofisiologica. L'ambiente facilitante può essere descritto come un supporto (holding) che si sviluppa nell'ambito di un contatto manipolatorio (handling) a cui si aggiunge la presentazione dell'oggetto (object-presenting). In tale ambiente facilitante, l'individuo sperimenta uno sviluppo che qui può essere classificato come un successivo integrarsi (integrating) a cui si aggiunge l'insediamento della psiche nel soma (indwelling) (o coesione psicosomatica I psycosomatic collusion) e poi la relazione d'oggetto (object-relating). Si tratta, ovviamente, di una semplificazione grossolana ed eccessiva, ma in questo contesto dovrebbe essere sufficiente. In questa schematizzazione si osserverà che la progressione nello sviluppo corrisponde strettamente alla minaccia di uno spostamento in senso contrario (e alle difese contro questa minaccia) quale si ha nella malattia schizofrenica. DIPENDENZA ASSOLUTA È necessario ricordare che, nel periodo della dipendenza assoluta, quando la madre assolve alla funzione di ioausiliario, l'infante non ha ancora separato il «non-me» dal «me»; questo non può avvenire indipendentemente dalla costituzione del «me». ANGOSCE ARCAICHE Da questo schema è possibile enucleare alcune delle angosce arcaiche (in questo ambito la parola ansia non è un termine sufficientemente incisivo). Ne diamo, qui di seguito, alcune: 130

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