Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

supponendo che sia esatta, si può trarre la conclusione che la paura del crollo si origini in relazione alla passata esperienza del singolo individuo e a varianti ambientali. Inoltre, dobbiamo pensare ad un comune denominatore della paura stessa per indicare l'esistenza di esperienze universali; sono proprio queste esperienze che rendono possibile, anche per noi, il conoscere empaticamente cosa provi un paziente quando accusi, in maniera molto marcata, questa paura. (In verità lo stesso potrebbe dirsi a proposito di qualunque altro aspetto della malattia. Tutti ne sappiamo qualcosa, anche se un qualcosa di cui possiamo non preoccuparci particolarmente.) COMPARSA DEL SINTOMO All'inizio del trattamento, non tutti i pazienti, con questo tipo di paura, se ne lamentano. Alcuni lo fanno. Altri hanno, tuttavia, difese così ben strutturate che la paura del crollo emerge come fattore predominante solo nel momento in cui il trattamento abbia fatto un considerevole progresso. Per esempio, un paziente può avere svariate fobie e una complessa organizzazione per affrontarle, ragione per cui la dipendenza non entra presto nel transfert. Quando, infine, col tempo la dipendenza diviene una caratteristica importante, allora gli errori e le carenze dell'analista vengono ad essere motivo immediato di specifiche fobie e dell'erompere della paura del crollo. SIGNIFICATO DI CROLLO Abbiamo qui usato il termine crollo di proposito poiché è da considerarsi vago e indicativo di più cose. Nel complesso, e in questo contesto, il termine può essere inteso 128

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