Il piccolo Hans - anno XVI - n. 63 - autunno 1989

diso lo spazio non è affatto euclideo, quanto piuttosto «spiegato» secondo procedure che se non è esatto riferire a Riemann, hanno a che fare con quelle di J. Bolyai descritte da Hermann in Parallélismes. 51 B. Nardi, La dottrina dell'Empireo nella sua genesi storica e nel pensiero dantesco, in Saggi di filosofia dantesca, cit.,pp. 167-214. 52 Ibidem, p. 209. 53 Ibidem, p. 212. 5 4 Per orientarsi meglio Dante poi si volta,ma non vede più Beatrice,bensì Bernardo,con una delusione paragonabile a quella di vol ? ersi davanti al bianco-trasparente di Piccarda nel c. III. 5 Si tratta di uno schema simile anche a quello delle integrazioni delle teofanie nella cosmologia di Ibn 'Arabi - secondo gli schemi riportati da Corbin in Il paradosso, cit., pp. 10 e sgg. e in Sayyed Haydar Amoli:, Le Texte des Textes, Commentaire des «Fosus al-hikam» d'Ibn 'Arabi. Les Prolégomènes, a cura di H. Corbin e O. Yahya, Téhéran-Paris, 1975,vol. I,p. 360 -: si può vedere il creaturale come manifesto e il Dio come nascosto e invisibile,poiché è specchio del primo; oppure si può vedere Dio come manifesto perché il creaturale ne è lo specchio, rimanendo,di per sé,perciò, invisibile; infine,però, Dio può essere immaginato come uno specchio cilindrico anamorfico, con intorno il creaturale come in una circonferenza di specchi. Chi ha l'ultima visione vede tutto,ma, certamente, è colui che vede meno,dato che vede solo specchi - questi avrà acquistato tuttavia nell'esperienza (e come esperienza) la discontinuità geometrica espressa nel mistero di vedere il centro «inchiuso da quel ch'elli 'nchiude» (Par. XX.X,12),come effetto di quell'onni-speculiarità, o integrazione delle teofanie. «La visione,avverte Corbin, culminerà in una figura che ha l'aspetto di un rosone di cattedrale»; se ne vedano i diagrammi in Il paradosso, cit., pp. 19 e 23 e Texte des Textes, cit., e H. Corbin, La Science de la Balance... , in Id., Tempie et contemplation, Paris,Flammarion, 1981. 56 Potrebbe corrispondere alla struttura del mundus imaginalis nella teosofia islamica. 57 R. Pierantoni, Forma fluens, cit.,p. 152. 58 I. Kant, Opus postumum, edizione italiana ridotta a cura di V. Mathieu,Bari,Laterza,1984,p. 273. 59 Konv. VII, Appendice I,ed. cit.,pp. 265-6 e 275. 6° Conv. III, XIII; cfr. B. Nardi, Dante e la cultura medievale, Bari, Laterza, 19833 , p. 58. 61 Nomi divini, III,2,681 C-D in Dionigi Aeropagita, Tutte le opere, a cura di E. Bellini e P. Scazzoso,Milano,Rusconi,198Y, pp. 287-8. 62 Lettere, VII,2-3, 1081 B-C, ed. cit. pp. 429-431. 63 B. Nardi, Dante e la cultura medievale, cit., pp. 57 e sgg. 6 4 Ibidem, pp. 197-206. 65 Metafisica, libro IX, 4,ed. francese cit.,pp. 137-144, 66 Cfr. C.A. Graif, Siger de Brabant. Questions sur la Métaphisique, Louvain, 1948,questioni 10 e 11, pp. 298-305. 120

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