Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

nale greco, ovvero, come documenta il teatro d'ombre di Karagòz, con quello «cristiano» di San Giorgio e il drago7. Questi dati sulla diffusione del Romanzo si caricano di intenzioni fortemente ideologizzate se guardiamo alle sorprendenti modifiche che la redazione neogreca apporta ;;tlla pagina dello Pseudo Callistene da cui ha preso le mosse il presente scritto. Che sono in sostanza tre. La prima, e più clamorosa, novità è che l'Alessandro neogreco non si limita a ricevere il deferente omaggio di un'ambasceria romana, ma entra - con un cerimoniale che ricorda quello del triumphus - dentro le mura dell'Urbe (donde uscirà solo dopo aver nominato un reggente, che governi la città in suo nome!): 66 Allora il re Alessandro mise in bell'ordine le sue ,schiere, e avanzavano in un luccichio d'armi. E il battaglione macedone stava vicino ad Alessandro. E lui balzò in groppa a Bucefalo e si mise in testa la corona di Cleopatra, regina d'Egitto, che aveva dodici pietre preziose. E quando s'avvicinarono a Roma per incontrare i maggiorenti, ordinò che lo precedesse tutta la cavalleria. E comandò che squillassero da ambedue i lati le trombe e ogni sorta di strumento e dispose i reggimenti in dodici scaglioni, sì che ogni gruppo procedesse al suo posto. E s'accostarono i condottieri di Roma e si prosternarono dinanzi ad Alessandro e dissero tutti a una voce: Molti anni ad Alessandro, al figlio di Filippo e della regina Olimpiade. E vennero le donzelle e dopo essersi prosternate e aver pronunziato l'augurio si fecero da parte. E vennero i principini che allo stesso modo beneaugurarono e si fecero anch'essi da parte. E vennero i veterani e tutti i soldati e similmente si prosternarono e lo acclamarono e anch'essi si fecero da parte. E dopo questi vennero infine i sacerdoti con lampade e incensi e incensarono Alessandro dicen-

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