Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

vanno diversamente se cambiamo punto di vista, se cioè proviamo a invertire per un attimo il percorso dell'aquila costantiniana - e fermi, nello stremo d'Europa, guardiamo a quello che d'ora in poi non sarà più per noi l'giardino dello 'mperio4 • In Grecia la fortuna del Romanzo non si esaurisce ma si accelera alla fine dell'età medievale - per poi produrre, a partire grosso modo dalla conquista turca, un'onda che attraversa tutta l'età moderna e contemporanea (il film di Anghelòpulos non è che l'ultimo e più noto riciclaggio narrativo). Mi riferisco alla redazione demotica neogreca (ma in realtà il passaggio dalla fase «bizantina» a quella «neogreca» non è segnato da alcuna cesura), redazione che circola, prima manoscritta e poi stampata dalle tipografie veneziane, un po' in tutto il bacino dell'Egeo5 • Questo libercolo che l'adolescente Seferis poteva ancora trovare, insieme all'Erotòkritos, alla Storia di Genoveffa e alle Mille e una notte, sulle bancarelle ambulanti di Smirne6, è il testo greco più letto nel corso di questo lungo periodo. Dal 1529 al 1926 si contano complessivamente 61 edizioni, presumibilmente 60.000 copie: che è un numero notevolissimo se lo paragoniamo per esempio alla tiratura (circa 30 edizioni) dell'Erotòkritos, l'altro bestseller di cui parla Seferis, e se teniamo inoltre conto che la diffusione dei libri popolari passa anche e soprattutto attraverso l'oralità (proprio nel caso del Romanzo è documentata la lettura ad alta voce di fronte a un uditorio familiare). La figura d'Alessandro veicolata dal Romanzo è onnipresente nella tradizione popolare greca: nei canti, nelle fiabe, negli scongiuri. Naturalmente il mito si trasforma (la cosa più notevole, forse, è che il complesso edipico viene esplicitato: già nel Romanzo antico Alessandro uccide Nectanebo senza sapere che è il suo vero padre - ma in una fiaba epirota la madre di Alessandro non si chiama Olimpiade, bensì Rossane!); si confonde nella «fantasia» popolare con quello di Dighenìs Akritas, l'eroe dell'epos nazio65

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