Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

Nello stremo d'Europa�·: Il Romanzo d'Alessandro, quell'inestricabile selva di testi, di redazioni e di linguaggi che la filologia, per illudere la propria impotenza, ha provveduto ad attribuire allo Pseudo Callistene, narra di una spedizione occidentale dell'eroe, in Sicilia e in Italia. Qui un'ambasceria romana avrebbe offerto al dominatore dell'Oriente una corona d'oro: «segno di amicizia perpetua» stando alla volgarizzazione latina di Giulio Valerio, ma anche riconoscimento del primato ecumenico del Macedone «re dei Romani e di tutta la terra»1 • Lorenzo Braccesi ha esplorato in un libro appassionante le implicazioni ideologiche èhe questo evento fantastico (ma non inverosimile, dato che anche la storiografia antica ha notizia di una inattuata spedizione occidentale progettata dal Macedone l'anno stesso della sua morte) proietta sulla storia della cultura moderna2 • E si tratta d'una proiezione centrale perché giunge, attraverso la leggenda medievale, fino al De Monarchia di Dante, ovvero passa, grazie a una sorta di corto circuitò alternativo, direttamente dalla tradizione liviana al De viris illustribus del Petrarca. Per Dante la morte d'Alessandro è opera del tempestivo intervento divino: che tronca, ne 63

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