Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

densazioni dei passaggi, della rottura dei versi, dei salti linguistici e, più morbida, anche nella superficie lucida del testo di Pessoa che lascia alla rapidità il valore di un tocco, di un limpidissimo passaggio attraverso un pezzo di natura preso e subito lasciato. In entrambi poi ritorna come elemento tematico, per esempio in: «Lieve, breve, soave», o in «L'orologio che ha appena battuto le due». La rapidità esprime direttamente il crollo della durata che abbiamo riconosciuto nel presente istantaneo dell'«io scrivo». Secondo: La soddisfazione semantica è la coscienza di avere eseguito un ordine56 • La soddisfazione semantica viene da un ordine che noi, per la seconda conclusione, sdoppiamo. Un ordine è uguale per il poeta e per il lettore - anche se su piani diversi - e viene direttamente dal materiale e dai limiti imposti dalla convertibilità. L'altro, che esiste solo per il poeta, è formulato da Eliot quando parla di «fantasia acustica», che interviene nei movimenti del senso d'una parola, e nella loro relazione con le parole vicine. Di tale movimento Seferis ci dà una descrizione molto simile al concetto di reversibilità: il senso non resta mai identico (in poesia), non ha l'oggettività e la stabilità che assume quando usiamo la parola logicamente (qui intende: rapporto biunivoco parola/cosa): s'attenua o s'accresce, cangia colore e peso, in armonia col sensopiù prossimo, che è più su o più giù, in armonia col tono complessivo della poesia [c.n.]57 • Al movimento, così descritto, Eliot aggiunge con la «fantasia acustica» un elemento in più, un orientamento che libera tutto il processo dal sospetto di pura combinatoria, e lo proietta invece sul piano di una necessità rigorosa. 54

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