Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

magini storico-culturali52 • I segnali-onde semantici scompaiono, se non fosse così ci sarebbe ripetizione. Il testo preme in avanti sull'asse della linearità, e la brutta copia preme sull'asse della verticalità. Come in una struttura chimica, come in una struttura atomica il senso continua a prodursi. Immaginate qualcosa che venga compreso, afferrato, strappato alle tenebre, in un linguaggio che venga poi dimenticato subito dopo l'atto chiarificatore della comprensione-realizzaziones3_ Come si produce il senso in poesia? Ecco, come in una stanza di «torture test», o in una camera del vento: «qualcosa viene compreso, afferrato, strappato», poi subito lasciato, dimenticato nel punto d'assestamento momentaneo della comprensione realizzazione, finché venga un'altra prova, un altro atto «chiarificatore». Così la comprensione che il materiale assume nel poeta, durante la prova, è anche la prova che il poeta ha introdotto il suo «convincimento di un'adesione formale», intervenendo con la sua «presa di possesso della fluidità semica»54 • Al lettore, non resta che ripercorrere altrimenti, con i suoi mezzi, questo iter del senso, nella «sua» comprensione realizzazione. Abbiamo qui due conclusioni da trarre con Mandel'- stam: Primo: la qualità della poesia è determinata dalla rapidità e decisione con cui inserisce il proprio comando programmatico nel processo di genesi della parola55 • La rapidità è una funzione della fluidità, e la vedremo accrescersi nella linea lirica di sviluppo novecentesco. Ma già funziona nei testi della Dickinson a livello delle con53

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