Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

Estou preso ao meu pensamento Como o vento preso ao ar. Sfuria nelle tenebre il vento in un rombo continuo. Null'altro nel mio pensiero che il non poter sostare. Son legato al mio pensiero· come il vento è legato all'aria31 • C'è un punto in cui il corpo cade nella poesia, come in questo: «Chove. È dia de Natal. Piove. È il giorno di Natale». Fa freddo e il corpo intirizzisce. Non è più possibile continuare: ancora una strofa e i piedi saranno gelati. Deixo sentir a quem quadra E o Natal a quem o fez, Pois se escrevo ainda outra quadra Fico gelado dos pés. Lascio sentire a chi piace e il Natale a chi l'ha fatto, perché se scrivo ancora una strofa resto coi piedi gelati32 • Questo corpo fuori dal Natale di pioggia perfora la pagina dritto in faccia al lettore. Tutto riflette la presenza sullo specchio lucido del testo: tutto può servire allo scopo, non solo le lampeggianti impressioni di passaggio, una luce, un silenzio, ma proprio qualsiasi cosa: «ciò mi è palese dall'essere seduto qui: c'è poesia in questo tavolo, in questo foglio, in questo calamaio»33• L'osservazione dagli Appunti Sparsi ci accompagna fino alla mano che esce dal margine della sua vita, e sul tavolo desta sorpresa come un oggetto estraneo. 40

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