Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

Sono istantanee illuminazioni della situazione «io scrivo», che si spengono nell'attimo successivo: come in questa brevissima segnalazione di un canto: nasce un godimento, qui, con l'antico topos dell'uccello, ed è svanito prima che «io» possa goderne. Ecco la brevità. Leve, breve, suave, Um canto de ave Sobe no ar com que principia O dia. Escuto, e passou... Nunca, nunca, em nada, Tive Prazer a durar Mais do que o nada, a perda, antes de eu o ir Gozar. Lieve, breve, soave, un canto d'uccello sale nell'aria con cui principia il giorno. Ascolto ed è svanito... Mai, mai, in nulla, ebbi piacere che durasse più del nulla, la perdita, prima che lo potessi godere30 • Il tema della velocità, dell'instabilità si riannoda all'«io» multiplo, alla labilità della sua soglia minima di percezione presenza: Furia nas trevas o vento Num grande som de alongar. Nao ha no meu pensamento Sena.o nao poder parar. 39

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