Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

stanza ben. collaudate in queste esperie:r;ize. Come ho accennato sopra, in questi anni si è avuta una radicalizzazione del còté fonico della poesia, ridotta quasi a modulazioni, vocalizzazioni, per non dire mugolii (ma in certi casi, specialmente quelli degli americani Ch. Matz o J. Mac Low, con risultati di sconcertante novità), tanto che, ormai, non vengono più prodotti libri, ma nastri o dischi, da chi segue questo indirizzo. Così, ha continuato per la strada iniziata (o meglio ripresa) da più di vent'anni la ricerca di una poesia puramente «visiva», o, secondo una concezione lontana da questa, «concreta». Nel loro ambito non vi sarebbe quasi più luogo per la parola in quanto pronunciata: essa esiste unicamente come fatto grafico (ideogramma o trascrizione di fonemi) che quasi si rifiuta «per natura» a una connessione col suono, poiché stabilisce rapporti solo con icone schiettamente «pittoriche» o fotografiche. Il rebus (che Lacan ha indicato come espressione portante del mondo onirico) potrebbe essere il punto di riferimento più accessibile per la comprensione di tale poesia. Lacan, comunque, porta il rebus alla defiguralizzazione per ridurlo alla mera letteralità, alle «petites lettres» attraverso le quali passa il linguaggio (verbale) dell'inconscio, anzi l'inconscio inteso come linguaggio. Non così avviene nella poesia visiva: la «scintilla» corrispondente all'immagine poetica tradizionale scaturirebbe dall'imprevisto incontro della «verbalità scritta» con certe figure, secondo 1,1n processo di decontestuazione, quasi per uno scivolamento della didascalia rispetto alla figura cui si dovrebbe riferire. I risultati di queste ricerche sono piuttosto deludenti, anche se esiste alle loro spalle un'antichissima e nobile tradizione. Il fatto è che nei componimenti visuali tutto è portato subito in superficie, si perde completamente la polidimensionalità del testo poetico in quanto tale. ·La televisione avrebbe comunque agio (nel senso che la riduzione dello spessore del fatto riduce anche 1a complessità dei problemi) 159

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