Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

racconto subisce allora un «colpo duro»: urta contro un'asperità nascosta, una secca del senso. Come quando, «in una bella notte di luna» (p. 19), i topi tutti insieme abbandonano la nave. La Judea è appena uscita da una delle sue terribili avarie: il vecchio scafo è stato svuotato, ricalafatato, reso perfettamente stagno, ed è pronto per essere di nuovo riempito di carbone. E proprio ora i topi scelgono di abbandonarlo: uno dopo l'altro si gettano giù alla cieca, verso luoghi meno sicuri. «E poi non mi venite a parlare dell'intelligenza dei topi. Non è che una stupida superstizione», osserva a Marlow, che se ne sta zitto, l'odioso primo ufficiale (p. 19). Ma quando, in piena navigazione, il carbone nella stiva si incendia per autocombustione, e i marinai sono presi in trappola: «ti ricordi dei topi?», ribatte Marlow al suo superiore, «con l'aria di chi dice una cosa irrilevante» (p. 19). E Marlow ha ragione: i topi sono irrilevanti. È proprio questo, ora, il dato rilevante per il suo racconto. Nel coagulo simbolico Giovinezza-Oriente-Morte, i topi evidenziano una falla, un punto di non tenuta. Nell'alternativa fra il «Do» e il «Die» essi non hanno posto dove collocarsi: non possono certo riconoscere nel morire un più radicale e assoluto vivere, come ve lo riconosceva Antigone, ma non arrivano nemmeno, come Marlow, a soffrire del nulla che, gravando sulle loro vite, li destina a una morte senza valore. I topi non vanno a oriente, a loro il nome magico di Bangkok non dice nulla: si limitano a salvare la vita per istinto, per pura reattività animale. Come i fiori, come gli individui, sono completamente condizionati dal suolo sul quale crescono: da una memoria della specie che non sanno di possedere. Coi topi il racconto rischia grosso; rischia a guardar bene la propria stessa credibilità: per il preciso motivo che ai topi il simbolismo del viaggio e della meta, della vita e della morte, non si applica. Misurato su di loro esso si rivela fallace, nel senso che i topi non sono nemmeno l'an143

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