Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

Vienna fra il 1809 e il 1818, il poeta aveva trovato l'elenco dei novantanove epiteti con cui si poteva circoscrivere il nome di Allah. Questa litania sacra viene violentemente ridotta allo stato profano in In tausend Formen... (In mille forme...), che dal punto di vista strofico ricorda, con qualche libertà, la struttura del ghazal persiano. In mille forme ti puoi celare, ma, fra tutte, amata, subito ti riconosco; di veli magici ti puoi ammantare, onnipresente, subito ti riconosco. Al più puro giovane slancio del cipresso, figura bella fra tutte, subito ti riconosco; nell'onda pura del canale, nel suo flusso, lusinghiera fra tutte, subito ti riconosco. Quando il getto d'acqua si dispiega e ascende, o tutta gioco, come beato ti riconosco; quando la nube assume le forme più diverse, o multiforme, lì ti riconosco. Dal velo fiorito di un tappeto di prati, o adorna d'ogni stella, bella ti riconosco; e se con mille bracci l'edera si dilata, o tu che tutto abbracci, io ti riconosco. Quando sulle montagne il mattino si acce:p.de, sono lì, o tutta rasserenante, per salutarti; su di me s'incurva pura, la volta celeste, o tu che allarghi ogni cuore, sono lì per respirarti. Quello che era il mio esteriore o intimo senso, tu che tutto insegni, tramite te conosco; e se la centuria dei nomi di Allah io nomino, a ognuno echeggia un nome per te. L'onnipresente }:Jafei ci ha lasciato anche un Saqi-namè (Libro del Coppiere): 107

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==