Il piccolo Hans - anno XVI - n. 62 - estate 1989

Lied und Gebilde (Canto e figura) Lascia che il greco plasmi la sua creta in figure, e si esalti nell'estasi per le sue creature. Per me è piacere intenso immergermi nell'Eufrate, e nel limpido elemento, muovermi e vagare. Se la vampa del cuore avrò spenta, risuonerà l'eco di un canto, nascerà dall'acqua una sfera, se il poeta attinge con pura mano. In queste tre quartine, alla staticità della statuaria greca si contrappone la mobilità del corso dell'Eufrate. Ma sarebbe deviante riconoscervi un ripudio dell'Occidente e della sua civiltà, per una presunta incompatibilità con l'Oriente; piuttosto nell'immagine dell'acqua che si rapprende per miracolo in una sfera Goethe vuole istituire un rapporto dialettico. Nella leggenda, che aveva letto in una relazione di viaggio del francese Pierre Sonnerat, la moglie del brahmano riesce a trascendere le leggi della fisica riducendo un'onda del fiume in una sfera - come avviene anche nella ballata Paria. Così, deduce il poeta, solo trasferendosi nella purezza dell'Oriente, sarà possibile, per l'uomo, rivivere in un contatto immediato con le scaturigini della poesia. In sostanza Goethe non propone un aut aut, una scelta decisiva fra i due poli, Occidente e Oriente, anche se, di volta in volta, prevale ora la differenziazione dell'uno o dell'altro nella loro autonomia e peculiarità, ora invece la possibilità di conciliare i due termini, antitetici solo in astratto. Ricordiamo che il titolo della sua raccolta è Divano occidentale-orientale, e questo implica che l'autore 100

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