Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

essere sorpreso in altri passaggi decettivi, in strutture che richiamano - in modo approssimativo e analogico, ma con qualche attendibilità- la psicopatologia di certi meccanismi di spostamento e copertura. Un caso frequente, ma di difficile accertamento, nella trasmissione dei testi è quello della 'contaminazione': si verifica per trasmissione orizzontale, o 'collazione', di parti di un codice a un altro che si sta formando su una linea genealogica diversa. Consideriamo l'ipotesi, tutt'altro che inverosimile, elaborata dal Timpanaro in un modello teorico. Si suppone che da un archetipo siano discesi tre filoni di trasmissione, a � y, e che a un certo punto, per un processo di trasmissione orizzontale (come può essere la verifica eseguita da un copista su un manoscritto diverso dal suo modello), alcuni errori di� siano passati a y, o viceversa: per la funzione che hanno questi errori congiuntivi nella costruzione dello stemma, si finirà con l'attribuire a� e y un padre comune o una comune linea di discendenza, «e la tradizione tripartita assumeràun ingannevole aspetto bipartito»32. Il sistema, lavorando sulle testimonianze che ha a disposizione come su una memoria frammentaria, è portato a dar rilievo a particolari secondari, con una tendenziosità analoga a quella dei «ricordi di copertura»33, e copre la 'contaminazione' con il fantasma di un padre inesistente. Nel nostro stemma elementare questo padre mai esistito potrebbe essere rappresentato dalla y, cui si collegano gli individui D ed E a simulare - in questa versione - una famiglia. Non sembri una forzatura - per gusto d'imitazione - l'iniziativa di ricorrere al personaggio Dupin per accertare, in un confronto con la sua logica, se e quanto sia necessaria questa cadenza binaria dell'indagine. Non si fermerà certo a questa impressione chi ha qualche familiarità col metodo del personaggio di Poe, fondato sulla provoca91

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