Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

to affinché l'oggetto incestuoso del desiderio possa essere eguagliato e raggiunto. Ebbene, quella certa «precocità» sessuale che confonde il proprio con l'altrui godimento nella fase di latenza, previene il terribile in questione con la continuità di una «ontologia» sessuale che attraversa, senza fratture, gli individui e le generazioni. Un'idea di normalità sessuale che partecipa della «ragionevolezza dell'incestuoso» accompagna un atteggiamento che, respingendo da sé la stessa ipotesi di fobia, pone nell'altro (nell'altra) l'isteria (fino alla follia) di ogni dilazione, di ogni remora alla necessità che il coitò continui senza interruzioni ad avvenire. Da qui scaturisce la sorprendente giustificazione «metafisica» che mariti e mogli non tolgono alla prostituzione. Ma gli «errori di pensiero» circa la datazione dell'approntamento del dispositivo sessuale coprono una ferita. Il loro valore di certezza è posto a palliativo di un crollo di pensiero, di un venir meno delle stesse assise del mondo. Donde proviene il sintomo di inibizione mentale, un difetto di pensiero, che va di pari passo con la non problematicità e la non fobia dei rapporti. Qualcosa, di solito l'influsso di un sapere secondario, più artigianale che artistico, del padre, ha determinato, più che una vera e propria forma di precocità sessuale, la semplice revoca in dubbio, e infine, l'obliterazione e l'incomprensibilità delle teorie sessuali infantili. A questa revoca delle teorie sessuali infantili si devono i due estremi dell'esistenza umana: la follia che manda a effetto lo sconvolgimento naturale che Darwin ha mostrato inerente al godimento del padre (il godimento altera e stravolge il volto della natura) e la normalità che dal -flusso impersonale e consumante di quel godimento (capitalismo? amore primario?) deriva i rivoli di una fruizione imitativa e acefala. Le teorie sessuali infantili affermano che tutti gli esseri viventi hanno un pene (teoria «fobica» del piccolo Hans) e che pertanto la vagina non esiste. Sostengono inoltre che la nascita avviene attraverso l'ano e che l'atto sessua6

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