Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

tesa secondo i miraggi giovanili dello stesso Freud e gli entusiasmi iniziali dei suoi epigoni. In effetti l'analista ha cessato di credersi freddo osservatore scientifico, asettico testimone, bianco schermo per le proiezioni dell'analizzando, perito amministratore di una comune tecnica d'intervento, per riconoscersi invece sempre più coinvolto in una relazione, ·nella quale il peso specifico dei suoi naturali individuali talenti e difetti è andato crescendo in maniera determinante. La storia della psicoanalisi postfreudiana coincide con l'evoluzione del concetto e dell'uso del controtransfert e, parallelamente, con il progressivo ridimensionamento delle aspirazioni puramente terapeutiche. È a questo come ad altri propositi che la psicoanalisi, pur restando terapia, si differenzia dal modo tradizionale psichiatrico di concepire malattia e medicina per avvicinarsi [piuttosto] alla maieutica socratica: un graduale passaggio da pretese restaurative a possibilità ricreative. Restauro e riparazione nella Klein La parola restauro s'incontra di frequente nel linguaggio di Melanie Klein, accanto o in alternativa al termine riparazione, ma da un certo momento in avanti per la Klein e gli analisti di ascendenza kleiniana la seconda espressione prevale decisamente sulla prima, acquistando uno specifico risalto fino a diventare una vera parola chiave. L'introduzione in psicoanalisi del concetto di riparazione fu dovuta invero più a Joan Rivière, all'epoca della collaborazione delle due colleghe ed. amiche nella stesura di Amore, odio e riparazione; sebbene in quell'occasione il compito di trattare della riparazione spettasse alla Klein. In realtà, come ricorda Meltzer, «tale concetto ha un esordio molto confuso e si sviluppa impercettibilmente....senza essere mai delineato in modo completo... 52

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