Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

padre, dal Giove debosciato delle costellazioni a Leopold Bloom che cammina di notte con Stephen e lo ascolta. Anche Bloom, nella sua lunga giornata, «è in tutto, e colma il tutto, ed ascolta tutto». A questo processo è legato lo «sgomento per cosa minima o grande», lo sgomento originario possiamo dire, già presente al neonato, per ogni incremento interno e paventatamente incontrollabile delle eccitazioni. A ciò si deve l'assegnazione da parte di Bruno della prima sedia sgomberata alla dea Verità, a una verità però che non riguarda i ragionamenti, ma le cose, che si fa salda dall'essere un criterio esterno, oggettivo. La verità infatti è una qualità «de le cose»: «perché la verità è la cosa più sincera, più divina di tutte; anzi la divinità e la sincerità, bontà e bellezza de le cose è la verità; la quale né per violenza si toglie, né per antiquità si corrompe, né per occultazione si sminuisce, né per comunicazione si disperde; perché senso non la confonde, tempo non l'arroga, luogo non l'asconde, notte non l'interrompe, tenebra non l'avela; anzi, con essere più e più impugnata, più e più risuscita e cresce»51. Questa verità ha delle spiccate caratteristiche falliche, con essere più e più impugnata più e più risuscita e cresce, coincide con la serie interminabile di sogni di certi analizzanti sul bambino indistruttibile, colpito, bastonato e sempre pronto a rialzarsi. La verità è l'erede del godimento del padre, ha gli stessi tratti di eccesso e di immortalità. Non per niente prende il posto, nel repulisti di Bruno, della sedia più eccelsa. E le viene posta vicino la Prudenza «per cui siamo insegnati di prendere più pronta e perfetta cautela dove maggiori dispendii si minacciano e temeno»52. Alla crescita della verità corrisponde l'incremento dei dispendii (i maggiori dispendii): si delinea la polarità che appare evidente nella psicosi, ma che è una caratteristica generale della vita psichica. Il maggiore dispendio possi41

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==