Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

si impadronisse della psicoanalisi, attraverso Melanie Klein, una concezione che, basandosi sulla negazione delle teorie sessuali e spingendo verso le origini della vita individuale, ha provocato l'eclissi in psicoanalisi di quell'audace spirito di ricerca che ad esse si sposa. La povertà "teorica" di Melanie Klein che deve la propria diffusione al presupposto della conoscenza innata della vagina e contro cui lotta Richard in difesa di un luogo della fobia come luogo di possibilità di un pensiero, peraltro superficiale: ricordiamo: «Richard disse che non voleva più guardare al di sotto della superficie, nel disegno. Propose invece di guardare quello che succedeva al di sopra del1'acqua», seduta 92ma41 , è diventata la miseria scientifica di una psicoanalisi che si limita a porre nella penetrazione sessuale il più alto successo morale ignorando i presupposti drammatici, devastanti, per gli individui e per il mondo dell'allarme malthusiano di cui Darwin per primo produsse l'interpretazione e la scienza (un migliaio di cunei sfregerà la faccia della terra). Le mezze verità poi di Lacan a questo riguardo hanno la tinta violacea dell'ipocrisia cattolica cui il coito, purché non riservato, sta sempre bene. Non è figura dell'unione di Dio e della sua chiesa? «Quante anime sulla punta di uno spillo?», a questo quesito che a volte mi è capitato di sentirmi rivolgere da pazienti in ospedale psichiatrico, vorrei accostare una pagina con cui nel settecento Antonio Vallisneri intende liquidare la leggenda, «così piena di borra favolosa», dell'esistenza degli spermatozoi. «Prendiamo le osservazioni dell'infaticabile e diligentissimo Lewenoeckio, che numerò in una arciminutissima stilla di seme, quanto è quella che può appiccarsi alla sottile e quasi invisibile punta di uno spillo, cinquanta milla vermi, multiplichiamo le stille a proporzione della copia che spruzza un valoroso uomo, un cavallo, un toro, un 37

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