Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

sciata in vista, l'immagine viene scompaginata sia nelle sue valenze di stile che nel messaggio iconografico. Poi ci sono i casi come la pittura di Rembrandt, che è tutta modellata di tocchi e costituisce un contesto continuo in cui, se è necessario, va inserita rion solamente una ricostruzione in piano, ma un modellato di accompagnamento che risarcisca, ricucia, quello originale. In una pittura che abbia spessori, materia, anche questa materia andrà spesso accompagnata, con la necessità di ricostruire analogicamente le parti perdute. Vi sono dipinti nei quali si può lasciare una lacuna in vista: si vede come tale e non interferisce sull'immagine; ciò accade �oprattutto in affreschi, in tavole di primitivi, ma anche in certi tipi di impasto moderno. Viola. Che significa in questi casi ricostruire? Conti. Una ricostruzione che funzioni bene come accompagnamento. D'altronde non c'è da spaventarsi, da arrendersi davanti alla paura di ingannare il pubblico. Solamente nel nostro paese esiste questa estenuata preoccupazione nei confronti delle integrazioni analogiche; altrove, in tutto il mondo, nessuno se ne preoccupa. Basta, infatti, che ci sia una documentazione scritta, fotografica, che sia accessibile attraverso un catalogo o nell'archivio del museo per salvaguardare chi deve esaminare il dipinto a livello non occasionale. D'altronde quest'atteggiamento di non voler mai ricostruire le lacune in maniera analogica tradisce anche un livello professionale modesto, che evita a priori le ricerche necessarie per trovare in altre opere dello stesso pittore, in copie, disegni etc. la documentazione necessaria ad una ricostruzione che accompagni l'originale in maniera soddisfacente. Poi vi sono tempi di esecuzione lunghi ed un problema tecnico non secondario come quello di eseguire un'integrazione che non si alteri e diventi ri142

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