Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

trascritto che non è riducibile a quello degli errori meccanici, del tipo di quelli analizzati da Havet. Gli errori restano, ovviamente, la prova principale dell'affinità genetica di manoscritti diversi; quest'ultima, però, dovrà essere verificata alla luce dell'individuazione del sistema stilistico del singolo copista e del suo ambiente. Lo stemma, in questa direzione di lavoro, si configura quale una stratigrafia di diasistemi, di cui l'esegesi è chiamata a rendere conto, e che può orientare, meglio di quanto non facessero le procedure tradizionali, le scelte editoriali. Merito non ultimo del modello messo a punto da Segre, ancora, è quello di ridimensionare, forse in modo definitivo, l'annosa disputa fra lachmanniani e bédieriani, nei confronti della quale il concetto di diasistema «ha un'indubbia funzione chiarificatrice»: lo ha riconosciuto, nel ricordato convegno napoletano, Gentili, che da parte sua ha segnalato la fecondità che il concetto introdotto da Segre sembra promettere nel campo della filologia classicas1 Resta, alla fine, la costituzione del testo, che è poi l'obiettivo a cui mira il lavoro editoriale. Si tratta di un problema che rivela difficoltà spesso insormontabili, e che nella maggior parte dei casi rende illusorio il «restauro» compiuto dall'editore. La filologia, questo è il nodo di fondo della questione, si avvale, nel proprio lavoro, di modelli che essa stessa ha creato, con un circolo che facilmente tende a diventare vizioso. Per quel che riguarda, specificamente, i criteri editoriali, spesso non si tiene nel dovuto conto il fatto che le edizioni più antiche che siamo in grado di ricostruire non vanno, nei casi più favorevoli, oltre il IV o il III sec. d.C.; ogni documentazione diretta sulla maggior parte dei testi classici è irrimediabilmente perduta. In assenza di modelli diretti, «originali», l'editore non può che avvalersi, di conseguenza, che del contesto culturale a cui l'opera in esame sembra attribuibile, cioè di quello che abbiamo definito il diasistema dell'origina123

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