Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

deliberatamente esclusa dalla Textkritik in quanto disciplina «affine» alla critica del testo, ma anche, evidentemente, ben distante da essa. La replica, sintetica quanto il compendio, toccava in fondo il problema centrale sotteso alla discussione di Pasquali, che era, sostanzialmente, quello dello statuto da assegnare all'ecdotica. Ma la divergenza andava anche oltre la critica del testo, ed investiva il rapporto in cui Maas e Pasquali si collocavano rispetto ai filologi della generazione precedente: il punto di riferimento, per questo aspetto, può esser ben svolto da Wilamowitz, dal quale Maas, al di là delle apparenze, era piuttosto lontano. Forse proprio il tono composto in cui si era svolta la polemica, nel corso della quale i due protagonisti non avevano mancato di evidenziare ciò che li univa, prima di soffermarsi sulle divergenze, attenuò, negli anni del dopoguerra, l'impatto della critica pasqualiana, che soprattutto all'estero fu rimeditata meno di quanto non meritasse (ed anche in Italia furono pochi, in quegli anni, gli interventi che ne misero debitamente a fuoco la portata: fra questi ultimi va segnalata, almeno, la nota pubblicata da Scevola Mariotti24 all'indomani della morte di Pasquali). Non è un caso, in questo senso, che a quarant'anni di distanza dalla replica di Maas i problemi sollevati da Pasquali mantengano intatta la loro attualità. Fondamentale, in questo senso, appare la distinzione pasqualiana fra recensione chiusa e recensione aperta, distinzione che è stata, significativamente, fraintesa dalla maggior parte degli studiosi, nonostante essa fosse penetrata assai presto nella terminologia filologica; i termini del problema sono stati precisati nel citato lavoro di Alberti. La distinzione di Pasquali non appare estranea a quell'obiezione che al metodo lachmanniano era stata mossa da Bédier, e alla quale egli non aveva più risposto, dopo la prima impressione espressa in occasione della recensione su «Gnomon». Pasquali definiva «recensione aperta» precisamente quella in cui «la lezione dell'arche115

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