Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

ceptus, riproducevano, nella maggior parte dei casi, singole fonti manoscritte. Proprio per questo esito la soluzione di Bédier ha sollevato generalmente perplessità, soprattutto fra i filologi classici, ed è sembrata quindi poco praticabile; il ragionamento di Bédier, peraltro, offriva il fianco ad un'obiezione di fondo, relativa alla scelta del codex optimus:· come era possibile individuare quest'ultimo, se non a partire da una recensio del tipo di quella ideata da Lachmann15? Bédier, in realtà, aveva colto-uno dei problemi essenziali del metodo lachmanniano, quello della frequenza degli stemmi bipartiti. La maggior parte degli stemmi, osservava Bédier, presentavano, a partire dall'archetipo, solamente due rami di tradizione, con la conseguenza di rendere impossibile la ricostruzione meccanica del testo (ricostruzione possibile solo nel caso in cui i rami sono almeno tre, ed in cui la maggioranza delle testimonianze converge su una lezione, che è quella che risale all'archetipo). Per Bédier questo esito, rivelato dalla maggior parte delle edizioni, sarebbe connaturato nello stesso sistema lachmanniano, fondato sulla ricerca delle varianti: la definizione delle famiglie di manoscritti, sulla base dell'opposizione delle lezioni, comporterebbe il carattere bipartito dello stemma, e l'individuazione di due diversi subarchetipi. A partire da questa argomentazione, Bédier affermava l'inaffidabilità del metodo lachmanniano, e proponeva l'adozione del metodo del codex optimus. Le obiezioni di Bédier erano fondate, ovviamente, soprattutto sulla sua esperienza di filologo romanzo, e si estendevano solo per contiguità alla filologia classica. È una circostanza che va tenuta presente, e che per diversi aspetti condiziona il dibattito successivo: in una certa misura, infatti, la sua polemica contro il metodo lachmanniano appare giustificata soprattutto in riferimento alle tradizioni con cui si trova più frequentemente a che fare la filologia romanza (ma anche quella umanistica), 111

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