Il piccolo Hans - anno XVI - n. 61 - primavera 1989

della recensio, quanto la fenomenologia degli errori, qual è rivelata, in paleografia, dall'analisi delle metodologie della scrittura e della trascrizione. Riferendosi, in particolare, ad alcuni casi, anche celebri, descritti da Freud, Timpanaro contestava l'interpretazione che Freud ne· aveva fornito, fondata sul concetto di lapsus, a partire dalla considerazione che i casi stessi potevano essere più verosimilmente interpretati quali errori di «distrazione» o quali banalizzazioni, del tipo di quelli con cui si trova correntemente a che fare la critica testuale. Alla teoria freudiana, in questo senso, Timpanaro contrapponeva, quale «patologia e terapia degli errori», il manuale di Louis Havet12 , presentato, si sarebbe tentati di dire, quale una «psicopatologia della scrittura quotidiana». La «provocazione» di Timpanaro non ebbe, dopo la pubblicazione del volume, un'eco significativa: l'interesse, da parte della filologia, era relativo, non comportando la trattazione di Timpanaro, su questo piano, novità di rilievo (le poche segnalazioni del lavoro non mancarono di sollevare qualche riserva, pur nell'ambito di un sostanziale consenso per le tesi di fondo dell'autore; più consistenti appaiono le obiezioni di cui Timpanaro stesso fornisce notizia in appendice al volume); sul versante della psicoanalisi, che costituiva l'obiettivo dell'intervento, il volume non ebbe effetti rilevanti, in una temperie culturale in cui gli interessi prevalenti andavano in una direzione assai diversa da quella auspicata da Timpanaro (ma anche più in generale il marxismo di Timpanaro, delineato nei lavori sul materialismo, e la simpatia con cui egli guardava ad un'impostazione di tipo pavloviano, in alternativa alla psicoanalisi, costituivano già verso la metà degli anni '70 una posizione sostanzialmente isolata). A prescindere da queste valutazioni, ed anche da un giudizio articolato sulle tesi di Timpanaro, quel che importa qui rilevare è l'immagine che il saggio proponeva, in un ambito non specialistico, della critica testuale: contrapposta alla psicoana-. 109

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