Il piccolo Hans - anno XV - n. 59 - autunno 1988

Rispetto a Bloch, Benjamin insiste maggiormente sulla dimenticanza del nome, che di per sé è «cifra di una colpa enigmatica» - a prescindere cioè dalle valenze di abbandono, di intenzione in�errotta; e, più in particolare, sulla forma dell'oblio veicolata dall'eterismo, dall'«oscurità animale». Egli la trova nel riso di Odradek, «la forma che le cose assumono nell'oblio»: come uno «scrosciare di foglie cadute». O nel riso dell'«omino gobbo» (bucklicht Miinnlein), una figura delle saghe popolari tedesche che si trova in Des Knaben Wunderhorn, la raccolta di Arnim e Brentano che vide la luce qualche anno dopo la fiaba di Tieck, e che rappresenta per Benjamin !'«inquilino della vita distorta», una sorta di controfigura deformata, di sgraziato nume tutelare, di zona d'ombra che tallona il soggetto, gli fa pagare lo scotto della sua presenza con la «perfidia dell'oggetto personificato»22• Accompagnato da cantilene sinistre e soavi affini a quelle dell'uccello incantato («solo le fiabe - scrive Benjamin - conoscono questi lunghi versi, che si attraversano senza alzare lo sguardo per non cadere in preda del demonio»23), l'omino gobbo dà prova di sé quando il soggetto cade in un atto maldestro, ne decurta l'orizzonte d'esperienza, intralciandolo nei suoi disegni e frapponendovi la sua maligna, ubiqua presenza. Ma ciò che l'omino gobbo strappa alla vita inghiottendolo nella scia del suo «riso», lo trattiene al contempo nella memoria. «Come un severo esattore», dice Benjamin, egli riscuote la metà di ogni cosa dimenticata cui la vita fa ritorno. Se Berta esprimeva l'impossibile desiderio di una vita umana «sottratta alla vista», l'omino gobbo è appunto l'ubiquitario testimone che incombe felpato sulla vita, disseminandola di «cocci» e di sentieri ciechi. Con la sua voce sibilante, «che ricorda il sussurro della lampada a gas», egli conserva il «ritrarsi» delle cose, la loro contrazione nel senza espressione, la discrezione di una presenza che può sopravvivere finché nessuno è in grado di riconoscerla, come il Rumpelstilzchen dei 95

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