Il piccolo Hans - anno XV - n. 59 - autunno 1988

ta» -per far proprie, nei casi in esame, le argomentazioni di Duby, per leggere, cioè, i nostri testi, nell'ottica di chi si accosta a dei «romanzi», e, sia pure, a dei grandi romanzi «storici». Tanto più grandi, in un ambito che tenga conto anche della componente extratestuale, del loro porsi entro una cultura e un ambiente ben determinati, quanto più - salvo minori revisioni e precisazioni - le vicende che essi narrano appaiono largamente corrispondenti, nel loro insieme, a quella «veracità» che Duby poneva come «limite» o «vincolo» dello storico. 3. L'Anabasi, o della salvezza. Strutturalmente, l'Anabasi9 può dividersi in tre parti, diseguali. Il I libro narra come Ciro il Giovane, forte del proprio esercito e di un corpo di dodicimilaottocento mercenari greci al comando dello spartano Clearco, conduce, con una lunga marcia di avvicinamento, le proprie truppe sino a Cunassa, sull'Eufrate, dove viene ucciso e sconfitto dall'esercito del fratello maggiore, il re Artaserse II. Nei libri dal II alla fine del IV i Greci affrontano una drammatica marcia di ritirata verso il Nord. Ucciso Clearco a tradimento, insieme con gli altri strateghi greci, si afferma, tra i cavalieri di rango superstiti, Senofonte. Raggiunto il Ponto Eusino, e con esso, praticamente, la salvezza, Senofonte nutre l'ambizione di fondare, con i soldati, una nuova colonia greca nell'Asia Minore: ma il suo desiderio viene frustrato: è questa la materia dei libri V-VII. L'opera si chiude, bruscamente, alla vigilia di un nuovo combattimento tra i Greci (ora «di Senofonte») e il satrapo persiano Tissaferne. Nell'accennare a questa vicenda nelle Elleniche10 (III, 1,2), Senofonte scrive testualmente: «Gli avvenimenti relativi a questa spedizione, dal reclutamento dell'esercito, alla lunga marcia di penetrazione contro il fratello, allo 70

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==