Il piccolo Hans - anno XV - n. 59 - autunno 1988

ci non vanno fraintesi, cioè non vanno elevati a emblema dell'intera opera da cui sono di volta in volta tratti. Non essendo possibile qui mostrare come la Contiguità sia solo una tra le componenti di una strategia più complessa, chiediamo di intendere quanto segue come una documentazione provvisoria e parziale. Metonimico sarà dunque il personaggio la cui identità è labile .come quella di Proteo, colui che esce costantemente da se stesso senza potervi ritornare, e la cui realtà non oltrepassa né precede la serie delle sue apparenze. Ecco la descrizione di Klamm nel Castello: Quando egli viene in paese ha un aspetto, e un secondo ne ha quando va via, un altro prima di bere la sua birra, e un altro ancora dopo averla bevuta, nella veglia cambia, e cambia di nuovo nel sonno, e quando è solo e quando parla; e come ben si comprende dopo tutto ciò, è quasi completamente diverso quando si trova al Castello. D'altronde, anche nel villaggio le differenze di cui si parla sono abbastanza grandi: diversità di statura, di portamento, di corpulenza, di barba, solo sul vestire concordano fortunatamente tutte le testimonianze, egli porta sempre lo stesso abito, una giacca nera a lunghefalde. Tutte queste differenze, s'intende, non sono opera di magia, anzi si comprendono assai bene, dipendono dall'umore, dal grado di commozione, dalle innumerevoli sfumature di speranza o di disperazione in cui si trova lo spettatore, che oltre a ciò lo può contemplare di solito solo per brevi istanti.20 Chi avesse dei dubbi sull'opportunità di separare metonimia e sineddoche, ha una buona occasione per legittimarla; si noti come la facilità e la sicurezza dell'agnizione sineddochica siano lontane dalla difficoltà - talora insuperabile - del riconoscimento metonimico: 57

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